venerdì 24 febbraio 2012

Knitting is the new yoga

Mai immagine fu + azzeccata di questa, soprattutto in questo periodo.
Parlo poco della mia vita privata, il blog è sempre stato "craft-oriented" ma questa immagine non ha fatto altro che portare a livello cosciente un aspetto della mia vita: realizzare oggetti a maglia e all'uncinetto è ciò che mi ha salvato e mi salva dalla depressione dovuta alla disoccupazione.
Dicono sempre che gli hobbies aiutano a sopportare le difficoltà della vita, ma per quanto riguarda la maglia c'è un aspetto aggiuntivo: realizzare qualcosa di concreto, partendo da un filo, trasformarlo in una coccola calda o in un pupazzo che mia figlia stringerà a letto mi fa sentire utile, capace, realizzata.
Tutte sensazioni che la disoccupazione cerca di strapparmi, e allora ecco che la maglia diventa un appiglio per non impazzire.


2 commenti:

alata ha detto...

hai assolutamente ragione: FARE qualcosa con le nostre mani, qualcosa che possiamo controllare razionalmente ma che scegliamo emotivamente ... qualcosa che non ti giocherà troppi brutti scherzi, che dipende da te ma anche da parametri oggettivi ... tutto questo ci mantiene mentalmente sani (a parte la dipendenza da lana - sic!)

francesca liberomom ha detto...

Hai ragione, io ho ricominciato a lavorare a maglia da qualche mese, dopo anni di abbandono e mi dà un'enorme soddisfazione (anche un po' di dipendenza in effetti) fare qualcosa che, male che vada, puoi sempre sfilare e rifare, ma dipende da te, è sotto controllo. Quando non puoi controllare tante altre cose della tua vita, questa certezza ti consola.
Tra l'altro mi rilassa moltissimo e mi evita di crollare a dormire sul divano per svegliarmi congelata alle due di notte :))
In bocca al lupo, resisti,è una situazione difficile e, per molti, drammatica; non so dirti se questo momento passerà presto, non sono così fiduciosa, ma certamente passerà e ti faccio i miei migliori auguri :))